Francia: se l’erba del vicino è sempre più verde

Un nuovo ampliamento della rete di teleriscaldamento di Cretéil (Francia) consentirà di scaldare 60.000 abitanti con calore rinnovabile, evitando l’emissione di 71.000 tonnellate di CO2 ogni anno.

Repetita iuvant, ci dicevano i nostri insegnanti. E allora è bene rimarcare nuovamente che per raggiungere gli obiettivi climatici imposti dalla UE è fondamentale agire sulle modalità di riscaldamento delle abitazioni. Secondo gli ultimi dati della Commissione Europea, infatti, gli edifici sono responsabili di circa il 40 per cento del consumo energetico e del 36 per cento delle emissioni di gas climalteranti legate al consumo di energia. Immobili che, sempre secondo i dati UE, sono per il 65 per cento a uso residenziale: corollario che pone al centro dell’attenzione i centri urbani, dove maggiore è la densità abitativa.

L’amministrazione di Créteil, Comune dell’Ile de France a 11 km a sud-est di Parigi, nell’ottica di miglioramento della propria sostenibilità climatica e per incrementare l’efficientamento energetico ha approvato l’estensione e l’ammodernamento della rete di teleriscaldamento cittadino, già ora la sesta più grande di Francia. Il progetto, realizzato in cinque fasi con termine lavori entro dicembre 2023, prevede la creazione di una interconnessione tra la parte nord e sud della rete. Il sistema, così ampliato, potrà contare su 316 sottostazioni e 50,7 chilometri di tubazioni.

Creata nel 1970 e via via estesa negli anni – l’ultima volta nel 2021 – grazie all’interconnessione la rete di Créteil vedrà aumentare la quota di calore rinnovabile nel proprio mix energetico dall’attuale 68 all’83 per cento. Il calore è ottenuto, in particolare, dallo sfruttamento geotermico e dal recupero di calore del termovalorizzatore di Valo’Marne, che ha in programma un prossimo ammodernamento per aumentare i volumi da fornire alla rete. Una volta completato l’ampliamento, la rete di teleriscaldamento potrà soddisfare il fabbisogno di riscaldamento e acqua calda di oltre 60.000 abitanti, permettendo inoltre di evitare l’emissione di 71.000 tonnellate di CO2 ogni anno.

La città di Cretéil fa parte, con altri 15 Comuni, del Grand Paris Sud Est Avenir Territory (GPSEA), che ha adottato un Piano Territoriale Clima Aria Energetico (PCAET) contenente 50 azioni concrete volte a ridurre le emissioni di gas serra e ad adattare il territorio ai cambiamenti climatici. L’Azione 5 del PCAET prevede proprio lo sviluppo delle reti di teleriscaldamento efficiente.

La Francia, che si è impegnata a raggiungere entro il 2050 la neutralità carbonica e ridurre il consumo energetico finale del 50 per cento rispetto al 2012, è il primo Paese europeo per numero di reti di calore geotermico, realizzate anche grazie al contributo del Fondo Calore istituito nel 2009 da ADEME, l’Agenzia per la transizione ecologica del governo di Parigi.