Teleriscaldamento green? Ora anche in Serbia

Un finanziamento di 40,5 milioni di euro da parte della BERS, della UE e della Svizzera dimostra una volta di più come le reti di teleriscaldamento siano al centro dei programmi di sostenibilità ed efficienza energetica delle istituzioni europee.

Il riscaldamento degli edifici rappresenta uno dei settori più energivori, responsabile in Europa del 50 per cento dei consumi finali di energia e principale imputato per le emissioni climalteranti. Questo comparto necessita dunque di importanti investimenti per interventi di efficientamento energetico e decarbonizzazione, in questa fase di transizione verso un mondo carbon neutral.

Proprio grazie ai finanziamenti della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS), della Segreteria di Sato dell’economia svizzera (SECO) e della UE, 11 centri della Repubblica di Serbia potranno riscaldarsi, e raffrescarsi, in modo più pulito ed efficiente. In particolare, con un finanziamento totale – tra prestiti e sovvenzioni – di 40,5 milioni di euro, di cui 30 della BERS all’interno del programma ReDE Serbia, nei comuni di Bečej, Bogatić, Vrbas, Vršac, Kragujevac, Kraljevo, Kruševac, Niš, Novi Pazar, Pančevo e Paraćin saranno sviluppate tecnologie innovative per efficientare e decarbonizzare i sistemi di teleriscaldamento presenti.

I progetti, che saranno realizzati nell’arco di quattro anni, riguarderanno tra l’altro l’implementazione di pompe di calore e del solare termico, l’utilizzo di biogas e del calore di scarto da impianti di trattamento delle acque reflue e da altre fonti industriali, un maggiore sfruttamento dell’energia geotermica.  A Kragujevac, la quarta città più grande del Paese, sarà il calore di scarto del Government Data Center a scorrere nelle tubazioni del teleriscaldamento.

“Entrambi i nostri Paesi – ha dichiarato Urs Schmid, ambasciatore svizzero in Serbia – stanno affrontando grandi sfide per ridurre le emissioni di gas serra e aumentare la quota di fonti di energia rinnovabile che utilizziamo per produrre energia”. Gli interventi permetteranno infatti di evitare ogni anno l’emissione di 25.000 tonnellate di CO2.

“Un anno fa – ha dichiarato Matteo Colangeli, direttore della BERS per i Balcani occidentali – quando abbiamo avviato il progetto, pensavamo fosse importante e innovativo, mentre oggi il significato è ancora maggiore, alla luce della crisi. Questo sarà un esempio di come possiamo accelerare la transizione, migliorare la sicurezza degli approvvigionamenti e la qualità dell’aria”.

Il programma ReDE Serbia della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, che ha stabilito proprio nei Balcani occidentali un suo Renewable District Energy, ha tra gli obiettivi quello di introdurre l’energia rinnovabile nei sistemi di teleriscaldamento, con particolare attenzione agli impianti solari termici su larga scala e alle soluzioni a pompa di calore. Oltre alla componente di investimento, ReDE Serbia include l’assistenza tecnica nella preparazione della documentazione dei progetti e azioni per favorire gli investimenti privati nel settore.