AIRU: È oggi il momento per valorizzare il potenziale del teleriscaldamento

All’evento #Teleriscaldamento, una risorsa per l’Italia, il Presidente di AIRU ha ribadito l’importanza che il settore può e deve rivestire nel percorso verso una piena decarbonizzazione

Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) presentato dal Governo nel 2021 per utilizzare i fondi del programma Next generation EU, la mission Rivoluzione verde e transizione ecologica porta con sé una dote di 59,46 miliardi di euro, pari al 31,05 per cento dell’importo totale dei fondi stanziati nel PNRR.

Alla voce teleriscaldamento, l’investimento previsto dal Piano è di soli 0,2 miliardi; un dato che già da sé testimonia quanto venga sottostimato il contributo che questa tecnologia potrebbe dare in termini di decarbonizzazione e di efficientamento energetico.

Potenzialità e opportunità ribadite in occasione del convegno #Teleriscaldamento, una risorsa per l’Italia. L’energia utile per la transizione, che si è svolto nella prestigiosa e quanto mai appropriata location di Palazzo Pirelli, a Milano. L’evento – durante il quale è stato presentato lo Studio tecnico-normativo sullo stoccaggio di energia termica nel sottosuolo, redatto dal professor Giuseppe Mandrone del Dipartimento intrateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio dell’Università di Torino – ha visto la nutrita partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, dell’industria e delle associazioni di settore che si sono confrontati durante un’interessante e dibattuta tavola rotonda.

Se lo Studio ha portato all’attenzione le diverse tecnologie applicabili per lo stoccaggio del calore sotterraneo, che già vede diverse installazioni in Belgio, Danimarca e Olanda, la tavola rotonda Le risorse locali a sostegno degli obiettivi nazionali, gli strumenti legislativi a supporto del loro sviluppo è servita a fare il punto sugli ostacoli che ancora non permettono un reale sviluppo del teleriscaldamento in Italia. Difficoltà legate soprattutto alla mancanza di norme e interventi incentivanti ad hoc.

“Il teleriscaldamento – ha dichiarato Luca Barberis, Direttore Divisione promozione e sviluppo sostenibile del GSE – si pone oggi come una realtà integrata. Bisogna quindi trovare una collocazione e auspicare che il nuovo governo trovi ulteriori risorse da dedicargli”.

“Serve un confronto con le istituzioni – ha replicato Alessandro Cecchi, Vicepresidente di AIRU. Viviamo una situazione di missing money: il teleriscaldamento necessita infatti di importanti investimenti e servono risorse e incentivi, anche a livello del consumatore che oggi si trova in una situazione penalizzante”.

Mancanza di fondi per realizzare nuovi progetti sottolineata anche da Elisa Guiot, Dirigente Settore Sviluppo Energetico Sostenibile della Regione Piemonte, e da Gian Luca Gurrieri, Dirigente U.O. Clima e Qualità dell’aria di Regione Lombardia.

“La Lombardia – ha affermato Gurrieri – sta sviluppando un programma di decarbonizzazione ed efficientamento energetico dove il teleriscaldamento ha un ruolo rilevante. Ma in termini di competitività non possiamo fare nulla: dipende dalla mancanza di incentivi a livello statale, a partire dall’applicazione di una diversa aliquota IVA”.

“La Regione Piemonte – ha rimarcato Elisa Guiot – non ha grandi fonti di finanziamento e si affida sostanzialmente al FESR (Fondo Europeo Sviluppo Regionale, ndr). Inoltre, stiamo ancora attendendo alcuni decreti attuativi per poter usare i fondi messi a disposizione dal PNRR”.

Lorenzo Bardelli, Direttore Divisione Ambiente di ARERA, ha colto lo spunto di valorizzazione delle esternalità positive del settore, tutt’oggi non dovutamente considerate, per suggerire una regolazione completa del settore così da permettere anche il sostegno da parte delle Istituzioni alla infrastruttura

Concetti che sono alla base del dialogo che AIRU costantemente porta avanti con le istituzioni a livello nazionale e locale e che si spera possano essere finalmente accolte dal nuovo esecutivo.

“Il teleriscaldamento – questo l’intervento di Lorenzo Spadoni, presidente di AIRU, a conclusione dell’incontro – ha un potenziale di crescita enorme che andrebbe considerato da subito per una piena decarbonizzazione. Servono tuttavia regole coerenti, stabili e non contraddittorie. Oggi purtroppo non è così. Il teleriscaldamento, inoltre, fa da ponte tra settori diversi ed è quindi sempre più necessario che si pensi a un sistema normativo ad hoc, anche per una adeguata e corretta allocazione delle risorse. Come associazione lavoreremo da subito con il nuovo governo per portare all’attenzione questi temi in modo da cogliere le opportunità che il teleriscaldamento può dare al Sistema Italia”.