Nella città d’Oltralpe l’Esercito e le Ferrovie francesi hanno abbandonato le vecchie caldaie e collegato i loro edifici alla rete di teleriscaldamento della città per perseguire gli obiettivi di corporate social responsability.
Nel 2019 la Métropole de Lyon (o Grande Lione) – che comprende, oltre al capoluogo del Rodano, 58 altri Comuni del comprensorio – ha definito 125 azioni per ridurre entro il 2030 del 43 per cento le emissioni di gas serra e del 30 per cento i consumi energetici, rispetto al 2020. Politiche per la transizione energetica definite nel Plan climat air énergie territorial 2019 -2030 (PCAET) e che vedono nello sviluppo del teleriscaldamento, che già oggi riscalda più di un milione di metri quadri di alloggi nell’area urbana, uno dei punti centrali.
La rete di Lione, intanto, nota come Centre Métropole, ha visto in questi giorni l’ingresso di due nuovi e importanti clienti: l’Esercito e le Ferrovie francesi. Precedentemente riscaldati con caldaie a gas, i due distretti militari La Mouche e Sabatier del 7° Regiment du Materiel e il Technicentre Lyon Gerland di SNCF (Société Nationale des Chemins de Fer) hanno infatti collegato i loro edifici alla rete di teleriscaldamento cittadino, in ottica di efficientamento dei consumi e perseguimento degli obiettivi dichiarati di corporate social responsability (CSR). L’allacciamento alla Centre Metropole dei quattro edifici del Technicentre consentirà a SNCF, che ha investito nel progetto un milione di euro, di evitare ogni anno l’emissione di 699 tonnellate di CO2. Per il Ministero delle Forze Armate, che ha sostenuto un costo di 750 mila euro, la dismissione delle vecchie centrali a favore del teleriscaldamento permetterà invece di evitare l’emissione di 750 tonnellate di CO2 ogni anno.
La Centre Metropole è alimentata per oltre il 70 per cento da energia rinnovabile e ogni anno consente di evitare l’emissione di 126.000 tonnellate di CO2. In particolare, l’acqua che scorre nei 200 chilometri di tubazioni è scaldata in larga parte mediante il recupero di calore dal termovalorizzatore di Gerland.
Grazie al teleriscaldamento, l’amministrazione comunale ha potuto tutelare gli edifici della Vieux Lyon, uno dei quartieri storici di Lione, città fondata dai Romani nel 43 a.C. con il nome di Lugdunum, che è stato iscritto tra i patrimoni mondiali dell’UNESCO nel 1998.