Milano, 2 marzo 2022 – La geotermia, ovvero l’utilizzo del calore terrestre nelle sue diverse forme, per le sue caratteristiche di stabilità e continuità di esercizio può contribuire significativamente al mix rinnovabile del nostro Paese in settori chiave del sistema energetico, come la produzione di elettricità e nel riscaldamento.
In particolare, attraverso le reti di teleriscaldamento, la fonte geotermica è in grado di soddisfare il fabbisogno di calore di interi contesti urbani – dal piccolo borgo alla grande città – e dell’industria, anche in forma integrata con recupero del calore di scarto.
Questo, in sintesi, è quanto emerso a valle del primo incontro del Tavolo tecnico per la geotermia, promosso da AIRU e UGI sotto l’egida della Piattaforma Geotermia.
Un confronto interessante e propositivo, da cui sono emerse potenzialità e criticità del settore, oltre a rimedi di immediata applicazione che gli operatori del settore sono in grado di mettere in campo per ridurre i costi energetici di cittadini e imprese, dovuti al rincaro dei combustibili fossili.
La geotermia a bassa e media temperatura è una delle fonti rinnovabili maggiormente disponibili su tutto il territorio italiano, con un ampio potenziale di sfruttamento tramite le reti di calore. Il teleriscaldamento rappresenta infatti una tecnologia matura e insieme in costante sviluppo, una soluzione immediata e già pronta che può contribuire da subito alla transizione energetica.
In un periodo come quello attuale, in cui risulta urgente diversificare le fonti di energia, il teleriscaldamento è uno strumento pronto e disponibile da subito, a servizio del nostro Paese e della sua crescita sostenibile.
Il teleriscaldamento valorizza infatti tutte le risorse energetiche disponibili localmente, ma produce benefici ambientali globali. Spostando calore, crea valore. Connette e integra ambiti diversi del sistema energetico in modo sicuro e sostenibile. Ma per continuare a fare tutto questo, risulta indispensabile una seria e coordinata attività di pianificazione.
Per la sua natura di sistema infrastrutturale a servizio dei territori, il teleriscaldamento deve essere considerato a pieno titolo e in maniera stabile nei tavoli di programmazione e tra gli strumenti di intervento organico a livello nazionale e locale.
Sono necessarie norme coerenti nel quadro legislativo italiano, con obiettivi dichiarati di decarbonizzazione, efficienza energetica e uso ottimale delle risorse.
E infine, servono regole certe: il tempo di ritorno degli investimenti è lungo, per cui è necessaria costanza e stabilità nelle misure di sostegno, per consentire al settore di mettere a terra il suo enorme potenziale.