Lo sviluppo storico, la situazione attuale e le schede tecniche di dettaglio delle reti presenti sul territorio italiano. L’Annuario il Riscaldamento Urbano fornisce la fotografia più aggiornata del teleriscaldamento in Italia.
Come ogni anno, torna l’appuntamento con i numeri del teleriscaldamento in Italia. In un unico volume una completa, dettagliata e aggiornata overview delle reti di calore presenti nel nostro Paese. Questo è l’Annuario AIRU e la nuova edizione è distribuita a oltre 1.500 stakeholder.
Con l’intento di aumentare la conoscenza e la potenzialità di questa importante tecnologia, anche per il 2021 l’Annuario è affiancato dalla pubblicazione di un Estratto, disponibile nella versione digitale anche in lingua inglese. Grazie all’analisi delle performance di oltre 180 reti, questa pubblicazione dimostra una volta di più come il teleriscaldamento sia uno strumento di provata efficacia che può dare da subito un grande contributo alla sostenibilità, in particolar modo delle città e delle comunità.
“Il teleriscaldamento efficiente – scrive a riguardo Lorenzo Spadoni, presidente dell’Associazione Italiana Riscaldamento Urbano, aprendo il volume – capace di recuperare il calore di scarto e di usare le fonti rinnovabili localmente disponibili, rappresenta un fattore chiave per una effettiva transizione energetica delle città e delle aree densamente abitate. Una tecnologia che già oggi permette al nostro Paese di risparmiare annualmente energia primaria pari a 0,5 milioni di tep, contribuendo a evitare l’emissione di 1,7 milioni di tonnellate di CO2 ogni anno e che potrebbe quadruplicare questo contributo, come evidenziato nel dettagliato studio sul potenziale effettuato congiuntamente dal Politecnico di Milano e dal Politecnico di Torino”. Un settore che invece negli ultimi anni è stato spesso dimenticato in sede di programmazione politica; questo si traduce nelle poche (e piccole) nuove reti censite nell’edizione 2021 dell’Annuario.
“Per una vera svolta – conclude e auspica Spadoni – risulta indispensabile una chiara visione di politica energetica che sappia cogliere il fondamentale contributo che il recupero e il riutilizzo del calore di scarto e delle energie rinnovabili tramite i sistemi di teleriscaldamento possono dare agli obiettivi nazionali e globali e sappia tradurre questa consapevolezza in sistemi di incentivazione efficaci, come avviene nella maggior parte dei Paesi Europei”.
Un piccolo ma incoraggiante segnale per il futuro sembra venire dalla linea dedicata al teleriscaldamento nel Pnrr. La speranza è di poterne leggere i primi frutti già nell’Annuario del 2022.