Grazie all’accordo tra Eni e A2A, il calore generato dalla centrale di Bolgiano fornirà alla rete di Milano calore pari al fabbisogno annuo di 6.000 famiglie.
Per rispondere alla necessità di decarbonizzazione del tessuto urbano e garantire al cittadino un riscaldamento che sia a basso impatto ambientale, intelligente ed efficiente, la Regione Lombardia ha promosso il progetto LombHe@t – Hub Energetico Lombardo.
Basato sui sistemi di teleriscaldamento e su pompe di calore, obiettivo di LombHe@t è la messa a punto di soluzioni low-carbon per il settore del riscaldamento degli edifici, lo studio di tecnologie innovative per l’implementazione di ecosistemi termici ad alta efficienza e la realizzazione delle infrastrutture di trasporto del calore, attraverso attività di R&S coordinata tra grandi imprese, università e PMI.
A valle di questa iniziativa, un accordo su base ventennale tra Eni e A2A consentirà ora di recuperare il calore prodotto dalla centrale Enipower di Bolgiano (MI) e utilizzarlo per alimentare la rete di teleriscaldamento di Milano. Grazie a una stazione di scambio termico e ripompaggio, il calore generato – e altrimenti disperso – dal sito produttivo di Bolgiano, quartiere di San Donato Milanese, fornirà alla rete del capoluogo lombardo 54 GWh/anno, l’equivalente del fabbisogno termico medio annuo di ben 6.000 famiglie.
In un ottica di economia circolare, questo accordo coniuga così sostenibilità economico-finanziaria, ambientale e sociale, contribuendo a migliorare la qualità dell’aria del capoluogo lombardo. Il teleriscaldamento di quarta generazione, grazie all’utilizzo di fonti rinnovabili e al recupero del calore da attività produttive, si conferma quindi tra le tecnologie più adatte – nonché già pronta – per risolvere il problema dell’inquinamento.
Soprattutto nei centri urbani densamente abitati dove la causa della cattiva qualità dell’aria, come più volte rilevato da ISPRA e confermato dall’esperimento del lockdown totale di marzo 2020, è principalmente il riscaldamento degli edifici.