Il calore di scarto dell’acceleratore di particelle del CERN contribuirà ad alimentare la rete di teleriscaldamento geotermico che riscalderà 2.500 abitazioni nel nuovo eco-distretto in costruzione nella cittadina francese di Ferney-Voltaire
L’amministrazione della cittadina francese di Ferney-Voltaire, a una manciata di chilometri dal confine svizzero e da Ginevra, ha avviato un progetto per la realizzazione di un nuovo quartiere che entro il 2030 vedrà lo sviluppo di 2.500 unità abitative, di uffici e attività commerciali, oltre a una scuola, un asilo e un nuovo centro congressuale e sportivo.
Un distretto che avrà nella sostenibilità uno dei suoi principi fondanti, con edifici efficienti riscaldati e raffreddati da un sistema di teleriscaldamento. Rete di calore che non poteva che essere innovativa, in una città che porta il nome di Voltaire, tra i massimi esponenti dell’illuminismo e che qui visse tra il 1759 e il 1778.
In particolare, a Ferney-Voltaire, che fa parte dell’arrondissement di Pays de Gex, sono stati avviati i lavori per la realizzazione di un sistema di teleriscaldamento geotermico che utilizzerà, oltre a quello del sottosuolo, il calore di scarto delle attività economiche e dell’acceleratore di particelle del CERN, il Centro europeo per la ricerca nucleare che ha sede a Meyrin, un paesino alle porte di Ginevra. La rete, che si estenderà per 5 km, collegherà il pozzo n. 8 del CERN alla stazione doganale di Ferney-Voltaire. Dotata di una centrale con scambiatori a circuito chiuso e diverse sottostazioni, una volta in servizio sarà in grado di distribuire ogni anno al nuovo quartiere ZAC Ferney-Genève Innovation 20 GWh di calore e 6 GWh di raffrescamento totalmente carbon free, consentendo così di evitare ogni anno l’emissione di 5.000 tonnellate di CO2. Il sistema si basa inoltre su un accumulo geotermico che permette di immagazzinare energia per rilasciarla quando la domanda è elevata ed è provvisto di sensori lungo tutto lo sviluppo della rete per un monitoraggio permanente.
“Grazie alle tecnologie più avanzate – ha dichiarato Patrice Dunand, presidente dell’arrondissement di Psys de Gex – la rete può sfruttare il calore prodotto dalle apparecchiature di questa formidabile struttura che è il CERN. Un grande progetto che mette in pratica una parte significativa del nostro impegno per la transizione energetica”.
L’intero progetto, che prevede pozzi di esplorazione geotermica profondi anche 230 metri, ha un costo totale stimato di 30 milioni di euro; 11 milioni saranno finanziati dall’Heat Fund dell’ADEME, l’Agenzia francese per l’ambiente e la gestione dell’energia. Il distretto dell’innovazione ZAC Ferney-Genève fa parte dell’iniziativa governativa “Territori a energia positiva per la crescita verde”.