Climatizzazione? Meglio con il teleraffrescamento!

A Pomarance (in Toscana, provincia di Pisa) l’innovativo progetto di teleraffrescamento di Geo Energy Service, esempio di efficienza energetica e tutela del patrimonio architettonico

Una delle conseguenze del cambiamento climatico – senz’altro la più evidente per ognuno di noi – è l’aumento delle temperature, con il conseguente maggiore bisogno di raffrescare le nostre abitazioni. Ma se la domanda è in costante aumento, i sistemi in uso si scontrano spesso con la necessità di ridurre i consumi energetici e le emissioni climalteranti.

Seppur ancora poco adottato in Europa – se si esclude la Svezia, dove rappresenta una quota di mercato del 25 per cento – il teleraffrescamento può rappresentare un’alternativa più efficiente rispetto ai condizionatori d’aria ad alto consumo energetico. Non solo; risulta anche più green se sfrutta risorse naturali.

Nel nostro Paese, dove purtroppo il teleraffrescamento ha ancora una modesta diffusione, un interessante progetto che combina efficienza energetica, sostenibilità ambientale e tutela del patrimonio architettonico è stato realizzato in Toscana, culla della geotermia, per la climatizzazione dell’edifico sede del Comune di Pomarance (Pisa).  Promosso dal Socio AIRU Geo Energy Service (GES), il progetto innovativo prevede il collegamento del refrigeratore ad assorbimento alla rete di teleriscaldamento alimentata al 100 per cento da fluido geotermico, e la distribuzione interna tramite un sistema di “travi fredde attive”.

 

In particolare, viene utilizzato il calore dell’acqua della rete, a circa 80 °C, per fare evaporare un liquido bassofondente che raffredda l’acqua dell’impianto di condizionamento dell’edificio fino a circa 7 °C per poi diffondere l’aria nelle stanze attraverso il sistema delle travi fredde. Questi sono dei diffusori d’aria che sfruttano un principio induttivo o convettivo prodotto dall’aria primaria proveniente dall’Unità di Trattamento Aria (UTA) per richiamare l’aria ambiente che, attraversando la batteria di scambio, viene raffrescata.

Il sistema a travi fredde attive consente inoltre di risolvere alcuni dei problemi tipici della climatizzazione residenziale, come il rumore delle ventole di aerazione e la manutenzione periodica, in particolare dei filtri. Non essendo dotate di filtri o vasca per la raccolta della condensa, la rende infatti una scelta ottimale anche in ottica di salubrità ambientale, eliminando la possibile proliferazione dei batteri.

Una soluzione, inoltre, che ben si presta – come tutti i sistemi basati sul teleriscaldamento – per edifici di pregio o soggetti a tutele architettoniche, in quanto presenta un impatto visivo particolarmente ridotto. Primo esempio di applicazione del calore geotermico per la produzione di aria fresca, questo sistema sarà ora utilizzato da GES anche per un datacenter che verrà realizzato nella zona.