In distribuzione l’Annuario AIRU 2020

Teleriscaldamento, serve un cambio di passo a livello politico.

Lo sviluppo storico, la situazione attuale e, soprattutto, le schede tecniche di dettaglio relative a oltre 180 reti presenti sul territorio italiano: è l’Annuario il Riscaldamento Urbano, la bibbia del teleriscaldamento in Italia e AIRU ne presenta l’edizione 2020.

Distribuito a più di 1.500 stakeholder, l’Annuario offre una overview del settore, con un focus dedicato a biomasse e geotermia. Per meglio contribuire a divulgare la conoscenza di questa tecnologia, l’edizione 2020 è affiancata dalla pubblicazione di un Estratto, disponibile anche in lingua inglese.

E che ci sia la necessità di far conoscere le potenzialità e i benefici del teleriscaldamento anche e soprattutto a livello politico – nazionale e locale – è evidenziato dalla recente, incomprensibile assenza di questa soluzione tecnologica nell’elenco dei beneficiari del cosiddetto Superbonus. Il teleriscaldamento efficiente può dare un fondamentale contributo al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione al 2030 e 2050. Una strada, quella intrapresa dall’Europa verso la neutralità climatica, che prevede un cambio di paradigma a partire proprio dai centri urbani, dalle zone ad alta densità abitativa, dove riscaldamento e trasporti impattano maggiormente sul clima e sulla qualità dell’aria.

“Proprio le città, le nostre città –  commenta Lorenzo Spadoni, presidente AIRU, nell’introdurre il volume – rappresentano quindi il terreno ideale dove sfruttare le potenzialità del teleriscaldamento. Un sistema che è sempre più efficiente, con l’utilizzo delle fonti rinnovabili e con il recupero del calore di scarto altrimenti disperso; oltre a rappresentare una soluzione efficace e immediatamente disponibile. Purtroppo, mentre nel resto d’Europa non si ferma la realizzazione di nuove reti, nel nostro Paese anche il 2019 deve essere archiviato come un altro anno praticamente di stallo”.

“Per una svolta e una ripartenza – sottolinea con fermezza Lorenzo Spadoni – servirebbe quindi una chiara visione politica e un supporto da parte del governo, anche in termini di incentivi. Al contrario, continuiamo a vedere una distanza significativa tra le impostazioni europee e quanto avviene in Italia, dove le politiche continuano a sottovalutare le potenzialità del teleriscaldamento in chiave di transizione energetica”. Un recente studio realizzato dai Politecnici di Milano e Torino ha evidenziato i benefici socio-economici derivabili dal teleriscaldamento efficiente, con un potenziale di crescita del 400 per cento rispetto alle installazioni attuali.